Da un sondaggio condotto da
Bed-and-Breakfast.it risulta che il 50% degli intervistati (ad oggi circa 33mila), va in B&B perché si risparmia, mentre il restante 50% perché ama l’ospitalità familiare. Il successo di questa nuova forma di ‘microricettività’ è in crescita costante ormai da qualche anno nonostante la crisi generale che ha investito il settore turistico italiano. I costi di gestione sono esigui, trattandosi a tutti gli effetti di un’attività familiare, e questo consente l’apertura di queste strutture in località dove non sarebbe conveniente costruire un hotel e la nascita di un indotto turistico anche in posti non usualmente raggiunti dal turismo. Ma come si fa ad aprire una struttura ricettiva di questo tipo? Quali sono i parametri e le leggi da rispettare? Quali documenti si devono presentare?
Le leggi in materia variano da regione a regione, ma tutte si rifanno alla Legge 29 marzo 2001, n. 135 – “Riforma della legislazione nazionale del turismo”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 92 del 20 aprile 2001.
Come iniziare
Aprire un Bed & Breakfast è relativamente semplice. Si deve innanzi tutto fare denuncia di inizio attività. La dichiarazione di Inizio Attività (DIA) e le planimetrie della struttura vanno consegnate presso l’Ufficio Turistico del comune di pertinenza (o presso l’APT o IAT locale) prima di avviare l’attività ricettiva. La denuncia, in carta semplice, deve contenere: nome e cognome, residenza, recapito telefonico dell’esercente; superficie totale destinata all’attività ricettiva; numero di stanze e servizi igienici adibiti all’attività ricettiva; data di inizio dell’attività; possesso dei requisiti igienico – sanitari previsti per l’uso abitativo dal Regolamento Edilizio comunale e dal Regolamento comunale d’igiene. All’Ufficio Turistico, inoltre vanno comunicati i prezzi che si intendono praticare. I prezzi con il timbro del Comune andranno poi affissi dietro alla porta della camera degli ospiti.
Passaggi successi alla denuncia
– E’ obbligo comunicare al Comune e alla Provincia entro il 30 settembre di ogni anno il periodo di apertura dell’attività ed i prezzi minimi e massimi con validità dal 1 gennaio dell’anno successivo. La copia di questa comunicazione deve essere esposta all’interno della struttura ricettiva;
– Entro 24 ore dall’arrivo del cliente, si deve dare comunicazione al Commissariato di pubblica sicurezza dei nominativi delle persone alloggiate su apposite schede in commercio;
– Si deve comunicare mensilmente al Comune ed alla Provincia, su apposito modulo ISTAT, il movimento degli ospiti ai fini di rilevazione statistica;
– Il Comune provvede all’effettuazione di un sopralluogo ai fini della conferma dell’idoneità all’esercizio dell’attività, comunicandone l’esito alla Provincia.
Requisiti
– L’attività di Bed & Breakfast deve essere condotta avvalendosi della normale organizzazione familiare;
– L’esercizio dell’attività di B&B non costituisce cambio di destinazione d’uso dell’immobile e comporta per i proprietari o i possessori delle unità abitative l’obbligo di residenza nelle stesse;
Non è necessaria l’iscrizione al REC (Registro degli Esercenti il Commercio);
– Il periodo di apertura complessivo non può superare i 270 giorni all’anno per rispettare il carattere saltuario dell’attività. In questo modo non è necessaria l’apertura della partita IVA (in alcune regioni si può optare per un numero massimo di giorni di permanenza) e non si deve rilasciare nessun documento fiscale all’atto del pagamento;
– La permanenza degli ospiti nell’esercizio non può protrarsi oltre i sessanta giorni consecutivi e devono intercorrere almeno trenta giorni per poter rinnovare un nuovo soggiorno al medesimo cliente;
– La colazione deve essere fornita sotto forma di cibi e bevande preconfezionate senza alcun tipo di manipolazione.
Caratteristiche degli ambienti
– L’alloggio deve avere al massimo 3 camere (ma l’Emilia Romagna e l’Abruzzo ne prevedono 4) arredate con letto, armadio, comodini, lampade, sedie, cestino, uno specchio e una presa di corrente;
– I posti letto possono essere al massimo (a seconda sempre delle regioni il numero massimo di letti può variare);
– Le stanze devono essere almeno 14mq la doppia, almeno 8mq la singola e devono essere previsti 6 mq di incremento per l’aggiunta di un letto di tipo tradizionale e 1 mq per l’aggiunta di un letto a castello.
Requisiti igienico-sanitari
– Devono essere quelli previsti per l’uso abitativo dal Regolamento Edilizio comunale e dal Regolamento comunale ad igiene;
– Qualora l’attività si svolga in più di una stanza deve essere garantito agli ospiti della struttura l’uso esclusivo di un bagno;
– L’esercizio deve essere in conformità con le norme di sicurezza degli impianti elettrici, a gas, di riscaldamento. Anche questi requisiti possono subire delle variazioni da regione a regione;
-La pulizia dei locali deve avvenire quotidianamente e la fornitura della biancheria almeno due volte a settimana e comunque ad ogni cambio di cliente;
Queste informazioni sono state raccolte sui seguenti siti, dove inoltre è possibile approfondire l’argomento: