Il fenomeno delle pompe bianche contro il caro petrolio
Il prezzo della benzina cresce a dismisura ed ogni giorno segnala un nuovo record storico. Una risposta per risparmiare e per cercare di affrontare il problema è il fenomeno delle “pompe bianche”, i distributori di benzina senza logo. Questi distributori “low cost” sono una realtà sempre più diffusa in tutta la penisola, anche se esistenti ormai da una decina di anni, che richiamano un numero sempre maggiore di clienti disperati.
Secondo le associazioni dei consumatori, delle 23 mila pompe in Italia, circa duemila sono quelle di proprietà di alcuni imprenditori privati che vendono carburante senza logo, a basso prezzo. “Noi siamo proprietari del distributore dal 1946, ma solo dal 1 gennaio del 2008 non abbiamo rinnovato il contratto con la Total – racconta, ad esempio Francesca Latini proprietaria del distributore Alfa Petroli di Villasanta – perché negli ultimi anni il prezzo del carburante è aumentato, ma il guadagno del gestore è rimasto lo stesso. A quel punto abbiamo deciso di provarci da soli e finora abbiamo avuto ragione: un incremento del 100% rispetto all’anno scorso con una media di 400 erogazioni in più al giorno”.
Le sigle di questi distributori “low cost” non sono molto conosciute: Daytona, Energia Siciliana, Alfa Petroli, Sodin e costituiscono il 5% del mercato totale dei carburanti nel nostro paese, ma, di questo passo, potrebbero iniziare ad impensierire seriamente le grandi catene distributive. Anche perché molto convenienti per il consumatore ed, altrettanto, per i benzinai, che sempre più spesso hanno le mani legate dalle multinazionali e, anche se, il prezzo della benzina sale, loro guadagnano meno. “In Italia, purtroppo – spiega Luca Squeri presidente della Figisc, la Federazione italiana gestori impianti stradali e carburanti – ci sono casi in cui nello stesso bacino d’utenza la stessa grande compagnia di appartenenza (Esso, Agip, Shell… solo per citarne alcune) impone prezzi diversi ai gestori creando delle discriminazioni oggettive. Nel caso dei distributori low cost, invece, il prezzo è legittimato dal proprietario che salta tutti i passaggi: marketing, stoccaggio, pubblicità e riesce ad essere competitivo”.
L’elenco delle pompe bianche è consultabile sia sul sito della Federconsumatori (www.federconsumatori.it) sia su quello del Codacons (sul sito dell’associazione si possono trovare le indicazioni per richiedere il file completo con i nominativi dei distributori low cost divisi per regione).