Sono tanti i Bar o i Caffè che spesso chiudono i battenti perché gli affari non vanno al meglio. Allo stesso modo però sono tanti altri quelli che spuntano nelle nostre città, spesso caratterizzati da innovazione e originalità, pronti ad accattivare nuovi clienti. Per aprire un bar o un caffè, definiti dalla legge “esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande“, sono necessari alcuni passaggi, che spesso cambiano da comune a comune, e da regione a regione. Innanzitutto, per somministrazione al pubblico di alimenti e bevande si intende la vendita per il consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano i prodotti nei locali dell’esercizio o in un’area aperta al pubblico, a tal fine attrezzati (bar, ristoranti, discoteche con somministrazione, ecc.).
AUTORIZZAZIONE AMMINISTRATIVA
Per iniziare un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è necessario richiedere il permesso all’Ufficio comunale di pertinenza dell’esercizio di vendita. E’ lo stesso Comune ad indicare al richiedente i documenti necessari in base al proprio piano di localizzazione e ad eventuali bandi per nuove aperture. Per le nuove apertura, infatti, è necessario rientrare nei piani comunali di localizzazioni che ogni Comune deve predisporre in base agli indirizzi emanati dalle rispettive Regioni, sentite le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative.
Subingresso
Nel caso invece si subentri (subingresso) in un esercizio già esistente, oltre all’avvenuta cessione dell’attività (comprovata da atto notarile), è necessaria la presentazione di una domanda per il rilascio dell’autorizzazione. Il subentrante già in possesso dei requisiti professionali alla data di acquisto del titolo, può iniziare l’attività immediatamente dopo aver presentato al Comune la dichiarazione di inizio attività.
Il modulo di domanda per il rilascio di questa autorizzazione deve essere chiesto al Comune nel cui territorio si intende aprire l’attività.
Le domande, le dichiarazioni e le comunicazioni previste per il rilascio dell’autorizzazione devono essere redatte utilizzando l‘apposita modulistica approvata dal Comune sulla base delle disposizioni regionali.
Il rilascio di autorizzazione per l’apertura di un nuovo esercizio di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande è subordinato all’osservanza dei criteri e parametri di programmazione, per l’insediamento sul territorio comunale, di nuove attività di somministrazione:
RILASCIO AUTORIZZAZIONE
L’autorizzazione per l’apertura di un nuovo esercizio di somministrazione viene rilasciata previo:
- esito favorevole dell’istruttoria. L a comunicazione dell’esito viene inviata per raccomandata R/R al richiedente entro 45 giorni dal ricevimento dell’istanza,
- acquisizione della documentazione eventualmente richiesta,
- verifica del possesso dei requisiti morali e professionali,
- verifica d’ufficio della sorvegliabilità dei locali (ai sensi del D.M. 17/12/92 N. 564) e della loro agibilità con destinazione d’uso commerciale
L’attività di somministrazione alimenti e bevande deve essere esercitata nel rispetto delle vigenti norme in materia igienico-sanitaria, edilizia, urbanistica, di sicurezza e di destinazione d’uso dei locali.
REQUISITI RICHIESTI:
I requisiti necessari per il rilascio dell’autorizzazione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande sono:
- Requisiti indicati dall’articolo 5 del D.Leg. 8 agosto 1994 n. 490 (antimafia);
- Requisiti professionali (cambiano a seconda della Regione) che devono essere posseduti: dal titolare in caso di Ditta Individuale, dal Legale Rappresentante in caso di Società. Nel caso in cui il Legale Rappresentante fosse sprovvisto dei requisiti professionali richiesti deve essere nominato, ai sensi dell’art. 2209 del C.C., un procuratore in possesso dei requisiti, al quale deve essere conferita l’effettiva conduzione dell’esercizio.
- iscrizione nel Registro delle imprese presso la Camera di Commercio;
- per gli stranieri, permesso di soggiorno in corso di validità;
DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’ (DIA)
La presentazione al Comune della dichiarazione/denuncia di inizio attività abilita l’esercente, sussistendone i presupposti ed i requisiti, ad intraprendere l’attività, fatto salvo il rispetto dei termini procedimentali previsto da altre disposizioni che disciplinano la materia. Il modulo di domanda DIA deve essere chiesto al Comune nel cui territorio si intende aprire l’attività
COMUNE DI MILANO
Presso il Comune di Milano, per ottenere il rilascio dell’autorizzazione iniziale per la somministrazione di alimenti e bevande in un pubblico esercizio è necessario presentare domanda:
- in duplice copia a COMUNE DI MILANO – Protocollo Generale – Via Larga, 12 – piano terra (lun. – ven. 8,30 – 15,30 — sabato 8,45 – 12,00)
oppure:
- in duplice copia a COMUNE DI MILANO – Direzione Centrale Attività Produttive – Settore Commercio – Servizio Pianificazione e Sviluppo – Via Larga, 12 – terzo piano – stanza 325 – (lun. – ven. 8,30 – 12,00)
oppure:
- invio postale tramite raccomandata R/R; in tal caso trattenere presso l’esercizio copia della domanda allegandovi prova del ricevimento (cartolina r.r.).